lunedì 15 settembre 2008

Fate girare

Come conseguenza del precedente post invito chiunque si trovi a passare sul mio blog ad inviare questa lettera al servizio clienti carrefour.
l'indirizzo è
servizioclienti@carrefour.com


Spettabile Carrefour Italia,

mi chiamo *****, vivo e lavoro a ******* e non sono assolutamente nessuno.
Non sono un politico, non sono un giornalista, non sono una persona influente in qualsivoglia campo.
Sono però una consumatrice, una che fa la spesa e acquista e volevo rendervi nota la mia intenzione a non mettere più piede in nessuno dei vostri centri commerciali, non solo Carrefour ma nemmeno GS, DiperDì, Docks e Gross che, a quanto vedo dal vostro sito, fanno parte del vostro circuito.
Il motivo sta in quanto accaduto a Barbara, giovane mamma di un bimbo autistico che il giorno 13 settembre ha subìto un episodio di discriminazione e violenta umiliazione presso il vostro centro Carrefour di Assago.
Quanto successo lo spiega molto bene Barbara in questo suo post che vi invito a leggervi e a rileggervi.
Ho letteralmente il sangue alla testa, sono infuriata e addolorata e non sto nemmeno a scrivervi quanto immorale sia ogni forma di discriminazione messa in atto a carico di quanti ritenuti (spesso a torto) i più deboli, che si tratti di donne, bambini, disabili o chissà che altro.
Non serve che vi scriva in maniera approfondita quanto penso e sento perché ritengo che a voi, di quanto penso e sento, non importi proprio nulla.
A voi interessa vendere, guadagnare, aumentare il business.
Ed è lì che siete sensibili.
Ed è lì che nel mio infinitamente piccolo intendo “colpirvi”.
Nel guadagno.
Per questo motivo non intendo più lasciarvi un solo soldino.
E chiederò alle mie amiche di fare altrettanto e ai miei parenti, ai miei clienti, a tutte le persone che conosco.
E pubblicherò questa lettera sul mio blog chiedendo a chi mi legge di fare altrettanto.

Io, al posto vostro, mi vergognerei. Almeno un pochino.

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