venerdì 18 gennaio 2008

Come ammazzare e non finire dentro



Marco Travaglio, in giro per l'Italia per presentare il suo ultimo libro, ha raccontato una vicenda a dir poco incredibile. Un viaggio all'interno della Giustizia italiana, tra sconti e attenuanti.

“Esistono tanti e tanti benefici, sconti di pena, attenuanti, indulgenze più o meno plenarie, per cui è perfino possibile, in linea teorica, riuscire ad ammazzare il proprio coniuge e non entrare mai in carcere. Naturalmente bisogna che si verifichino tutte insieme determinate circostanze. Cosa che un anno fa, mi spiegarono, è impossibile; nel senso che ne salta almeno sempre una e quindi qualcosetta in carcere te la devi fare. Un mese fa [il riferimento è all’ottobre del 2007], a Palermo, è successo quello che mi avevano raccontato come un paradosso. E’ molto interessante quello che è successo, perché uno ci ride, ma alla fine quando uno ha letto quella cronaca lì, dice:“ma perché devo avviare la pratiche del divorzio?”. I divorzi durano una eternità, costano l’ira di Dio, gli alimenti per tutta la vita…allora tu fai un taglio netto, costo zero, finito lì e il giorno dopo sei già pronto per risposarti.
Quello che è successo è appunto quello che vi sto dicendo. L'uomo è un impiegato, onesto, una persona irreprensibile, con moglie e una figlia. La moglie era una spaccacoglioni incredibile, lo provocava in ogni modo, lo picchiava, lo seviziava. La figlia aveva addirittura i morsi della madre sulla spalla. Hanno trovato addirittura le impronte dei denti. La madre se la morsicava tutta. Pensate che roba. Che convivenza.
[Questa signora] Una sera era lì che mangiava sua figlia, e il padre, in una rissa furibonda, alla fine gli pianta una coltellata in pancia e l’ammazza.” … “Lui stesso chiama i carabinieri. Quando arrivano lo trovano tutto sanguinante, col coltello dentro la pancia. Cioè era già tutto chiaro. Poi anche la figlia ha confessato tutto. La dinamica dei fatti era assolutamente chiara. A quel punto l’uomo viene portato in caserma e viene tenuto in stato di fermo per 48 ore. Dopodiché il gip, lo mette fuori, voi direte il solito giudice comunista, buonista…assolutamente no! Perché in base alla legge italiana per tener dentro uno prima del processo bisogna che i gravi indizi ci siano – e qui c’erano- ma bisogna che ci sia o il pericolo che uno scappi, o che uno inquini le prove, o che uno possa ripetere un reato della stessa specie. Allora, come fa scappare uno che ha avvertito lui i carabinieri per farsi venire a prendere? Come fa ad inquinare le prove? Lo hanno fotografato lì col coltello dentro la pancia, c’è la testimonianza sua e della figlia. Non c’è inquinamento che possa tenere. Come fa a ripetere un reato della stessa specie?Una moglie aveva, ne voleva ammazzare e una ne ha ammazzata. Non è che ce ne sono altre. Quindi, non c’è motivo per tenerlo dentro prima del processo, sarebbe un abuso.
Fanno il processo, si parte da 30 anni. Si parte da 30 anni e comincia il rosario degli sconti. Primo, attenuanti generiche, è incensurato, brava persona, comportamento ineccepibile, salvo il momento del raptus. Tipicamente le attenuanti generiche si danno a tutti. Non si negano a nessuno. A maggior ragione a uno con quel pedigree. Attenuanti generiche, quindi, un terzo di sconto di pena. Da 30 anni arriviamo a 20. A questo punto, attenuante della provocazione. Eh, più provocato di quello. Questa mordeva la figlia, picchiava lui, è stato un raptus proprio durante una provocazione, quindi, attenuante. Non sono regali eh! Sono cose previste dalla legge. Da 20 anni…anzi facciamo 21 – tanto si può largheggiare- arriviamo a 14.
A questo punto, risarcisce il danno ai parenti della moglie. Attenuante del risarcimento del danno. Altro sconto di un terzo della pena, mettiamo che arriviamo più o meno a 9, cifra tonda. A questo punto, rito abbreviato. Con il rito abbreviato, non fai il dibattimento. Lo Stato risparmia tempo e denaro e in cambio di da lo sconto di un terzo della pena. Da 9 andiamo a 6. A questo punto diventa fondamentale la data dell’omicidio. Nel senso che è prima del 2 maggio 2006 c’è l’indulto, dopo non più. Questo -furbo- prima lo ha fatto. In tempo utile. In tutto sono tre anni di sconto della pena. Se molestava la moglie i reati sessuali erano esclusi, invece se la ammazzava poteva usufruire dello sconto. Così arriva a tre anni. Tre anni meno i due giorni che ha fatto di custodia cautelare. Quindi 2 anni, 11 mesi e 28 giorni. Perciò è sotto la soglia dei tre anni, al di stotto della quale in base ad una legge fatta dalla destra e dalla sinistra insieme – la Simeone(An) e la Saraceni (Ds)- le pene non vengono eseguite ma si attende a casa l’affidamento in prova ai servizi sociali. Dove c’è anche Previti tra l’altro. Ovviamente quel signore si prende la sentenza di primo grado, non fa ricorso in appello. Quando gli ricapita una cosa così? I definitiva va ai servizi sociali con Previti, e vediamo chi riesce a diseducare l’altro.
Comunque, in ogni caso, è riuscito ad eliminare la moglie facendo due notti in guardina, e naturalmente è pronto per risposarsi, non deve pagare gli alimenti a nessuno. Ha dovuto solo pagare i danni alla famiglia e l’avvocato. Ma che è molto più conveniente che avviare le pratiche del divorzio…
Questa roba qua, fosse una battuta, uno ci potrebbe ridere sopra. Ma è realmente successo. Quindi può risuccedere in qualsiasi momento.”

3 commenti:

Anonimo ha detto...

In caso di uxoricidio ho già pronto il precedente... vabbè... che mondo...

Arturo Bandini ha detto...

Sorella sono due anni che Travaglio va in giro a raccontare la storiella dell'uxoricidio meglio del divorzio...e nonostante la sua magnificenza giornalistica e non, ha anche abbondantemente rotto le scatole....lui e l'amico Peter Gomez che vedono ancora oggi scrivono enciclopedie dove l'unico tumore d'Italia risulta sempre: il signor Silvio Berlusconi. Lungi da me non considerarlo tale...anzi...ma incolpare lui di tutti i mali d'Italia. Molti di questi mali poi, sono presenti da quando lui era ancora un ragazzino, e stanno ancora lì...sono eterni...immortali...highlander...quindi bravissimo Travaglio...ma riveda il suo repertorio, è diventato noioso

Anonimo ha detto...

Travaglio dice le stesse cose... vero. Del resto anche i suoi bersagli incappano sempre negli stessi errori...
In quando all'omicipio perfetto direi che conviene bere un po' e investirla/o in auto. Nessuna spesa, nessun rischio; al massimo qualche punto sulla patente.
ciao