La solitudine era qualcosa che insieme mi struggeva e mi appagava, mi rendeva incapace e disperata per non poter dividere la più piccola gioia o il più grande dolore con qualcuno che non fossi io, ma mi dava l'autonomia decisionale assoluta, talmente assoluta da rendere autorizzata nel momento stesso in cui era pensata la più grande stronzata o la più definitiva delle decisioni. Una microcospica democrazia in cui io votavo me stessa, (quando raggiungevo il quorum) eleggevo me stessa, governavo me stessa e, come in tutte le democrazie che si rispettino a volte mi ribellavo e scioperavo, contro me stessa, perchè spesso la mente di chi ha il potere viene offuscata dal potere stesso e non può ben sapere che effetto avranno le sue decisioni sul popolino, cioè su di me, unica abitante del microcosmo di cui ero anche padrona, con tutte le accezioni negative che un siffatto sostantivo attribuisce.
Non è semplice governare un simile microcosmo perchè nel momento di stanchezza, di fiacca, di noia, di indecisione non si può scaricare la responsabilità su nessuno, non si può passare la palla e non si può andare in ferie mai.
E la retribuzione dipende esclusivamente da te, non c'è un salario fisso, quindi nella busta paga trovi esattamente quello che sei riuscito ad infilarci tu.
Era un microcosmo difficile, le passioni vi iniziavano e svanivano, soffocate dalla assenza di qualcuno che insieme a me ci soffiasse forte sopra, soffocate dai microcosmi confinanti, sempre troppo pratici per dare spazio a qualcosa di non concreto e solido come abbisognava e sempre pronti ad "aiutarmi" a definire i confini con qualche bel sassone pesante!
Ah le passioni, probabilmente non le ho meritate, così futili come sono, così poco tangibili e così poco trasformabili in fama e denaro, che peccato, un bello spreco, se qualcuno avesse soffiato con me, se qualcuno soffiasse ancora. Ma questa è un' altra storia, con tanti personaggi, non ci sono solo io, è una parentesi, anche questa emozionale, per chi crede che io non abbia, non abbia avuto, non abbia desiderato avere passioni.
Era un microcosmo difficile, dove inveire contro il governo ladro deprimeva più dell'intera serie di "Chi l'ha visto?" e dava sensi di colpa e stipendio magro.
I tentativi di investimento in altri microcosmi non davano risultati sperati, forse perchè dividere il potere non è facile come prendersi a braccetto per organizzare scioperi, bisogna saperlo fare, volerlo fare, diventare un pò più piccoli, per cui succedeva che il popolino si univa e i VARI padroni dei VARI microcosmi dopo le trattative iniziali arrivavano a conclusioni egoistiche e frammentarie, che concludevano l'affare con un lascivo "non se ne fa nulla".
Me lo sono fatto andar bene, oppure l'ho causato, non ho ben chiare le idee al riguardo, perchè se conosco a memoria ogni angolo del mio microcosmo devo ammettere che quando me ne vado in giro negli altri il mio senso dell'orientamento, che è un tipo a cui non piace l'avventura, rimane a casa a guardare la tv.
E io mi perdo in queste sconosciute città.
Nel mio microcosmo ora non sono più sola, non sono più l'unica cittadina, nè l'unica padrona, nè l'unica che paga le tasse, nè l'unica che si candida a gran capo, ma molto del vecchio regime è rimasto ancora visibile ed evidente, come i vecchi monumenti nelle città.
lunedì 10 settembre 2007
Microcosmo emozionale (ovvero la dittatrice della Repubblica di Bananas)
Pubblicato da Sarakey alle 20:03
Etichette: Personale, Racconti, Riflessione
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4 commenti:
Brava...tra l'altro scrivi molto bene; hai mai pensato di fare la giornalista? In bocca al lupo (hamburger)
ti ringrazio....davvero gradito questo commento, soprattutto per il genere di post....grazie ancora
Davvero un gran bel blog :O... questo post poi è eccezionale :D! Accetta quindi i complimenti più sinceri per questa visione straordinaria di Democrazia :D,un luogo perfetto reso imperfetto dalle proprie perfette imperfezioni :D. E mi accodo all'anonimo: una penna così soave sarebbe una incredibile concuista del giornalismo italiano :), che ha un bisogno ESTREMO di persone come Te con idee come quelle che esponi in questo blog. Ancora complimenti :), continua così ;)...
così divento rossa..... grazie...
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